Non ruotiamo nell’orbita dei partiti, né tantomeno nei clan degli affaristi della casta, ma sentiamo il dovere di servire con misura la collettività di Ospedaletto Lodigiano e, poco per volta, anche il territorio circostante, compresa l’Italia e l’Europa.

Sentiamo il dovere di aiutare la gente a riprendere quota attraverso un processo che colga nelle scelte dei politici e degli amministratori tutti gli aspetti che calpestano la legge e quindi la democrazia.

Moltissime spese di qualsiasi amministrazione (comunale – statale – europea) non hanno ragion d’essere oppure sono mosse da motivi a volte inconfessabili ed è perciò necessario che gli amministratori ed i politici debbano rendere conto fino all’ultimo bottone della camicia ai propri elettori. Con gli stipendi ed i gettoni che intascano hanno il dovere di lasciarsi radiografare in ogni momento e da chiunque altrimenti abbandonino la carica perché non possono rifiutare questo rendiconto passo dopo passo, giorno dopo giorno. A noi non interessa l’adagio del “non ci sto”, noi andiamo comunque avanti con le armi che la legge ci fornisce e senza scadere nell’inciucio parliamo direttamente con le amministrazioni pubbliche attraverso richieste, ricorsi, diffide, esposti, denunce. Sono le amministrazioni pubbliche che non vogliono dialogare con gli strumenti formali della legge, perché ? Perché utilizzare la legge nelle scelte di ogni giorno toglie loro la possibilità di decidere come vogliono, secondo le circostanze ed i capricci. Perché applicando le regole della legge non si possono utilizzare misure e pesi diversi per governare la gente.

In questi anni ne abbiamo viste di tutti i colori, ma soprattutto abbiamo visto la faccia tosta degli inquisiti che rimangono attaccati alla poltrona come se nulla fosse. La gente dapprima sbigottita, con il passare del tempo, senza alcun mezzo per reagire, sembra quasi essersi rassegnata.

Strattonata a destra e sinistra da un’informazione sempre più di parte e sempre più incomprensibile, la gente non riesce a distinguere la verità ed allora, onestamente, abbandona anche il voto.

I politici e gli amministratori non sono capitani di ventura a cui è dovuta solo obbedienza e reverenza, ma sono persone in carne ed ossa che possono e devono essere sostenute quando operano con autentico spirito di servizio ed imparzialità, mentre debbono essere bersaglio di critiche precise quando agiscono per altri scopi oppure calpestano la legge.

Questa voglia di ravvivare la democrazia è l’obiettivo per cui è nato il sito web www.ilcantagallo.org, per aiutare la gente ad imparare ad approfondire aspetti della vita sociale, amministrativa e politica, iniziando dalle piccole cose di tutti i giorni: senza arrendersi di fronte allo strapotere di un sistema politico e sociale malvagio.

Imparare a capire poche cose elementari, acquisire il metodo per saper radiografare gli amministratori ed i politici, toglie la gente dalla rassegnazione e procura idee chiare per mantenere la testa alta davanti a chicchessia.

Imparare a criticare, applicarsi al ragionamento della critica, è condizione di vita imprescindibile per costruire una società dove i giovani di oggi possano trovare uno sbocco solidale con i loro coetanei vissuto all’insegna della democrazia reale. Che dignità dimostrano oggi i genitori se di fronte ad una società orrida come l’attuale non reagiscono permettendo che i loro figli si trovino a vivere, tra qualche anno, in un inferno vero e proprio ?

Non serve una rivoluzione con fucili e cannoni, ma semplicemente impossessarsi di quella libertà di pensiero che permetta scelte democratiche contro corrente per affondare finalmente una società marcia che già manda odore di putrefazione

Solo esprimendo un voto con cognizione di causa si possono scegliere gli eletti per virtù e capacità provate.

Questo però non basta perché gli eletti devono essere sottoposti ogni giorno ad un esame del loro operato, e per controllarli gli elettori devono applicarsi nella riflessione e nella critica, utilizzando la griglia della legge.

Catone il Censore, amava ripetere già 150 prima della venuta di Cristo che “I ladri di beni privati passano la vita in carcere e in catene, quelli di beni pubblici nelle ricchezze e negli onori”.

Sembra che da allora la storia si ripeta senza soluzione di continuità, ma scriveva Washington Irving a metà del 1800”Gli spiriti meschini sono soggiogati dalla sfortuna, ma gli animi forti s’innalzano sopra di essa.” Innalzarsi è già una vittoria e così il gallo canta !

Per porre quesiti, segnalare fatti, ottenere consigli scrivere a : info@ilcantagallo.org