A passo di lumaca l’amministrazione di Ospedaletto, con determinazione n. 69 del 3.6.2013, ha avviato la procedura aperta per la concessione in locazione dei locali da adibire ad asilo nido di via Trento, dando pubblicità all’avviso pubblico solo mediante pubblicazione all’albo pretorio dell’Ente e sul sito dell’Ente. In sostanza con risultato inferiore o forse equivalente a chi scrivere sui post-it affissi ai pali dell’illuminazione pubblica quando cerca un gattino smarrito. In data 28 giugno, alle ore 12, a causa della massiccia pubblicità intentata, l’amministrazione si accorge che nessun plico di offerta è stato presentato. Forse nessuno, in realtà, si era accorto di nulla né della pubblicità martellante. Ma questa considerazione non sfiora neppure i pensieri degli amministratori comunali. Con il caldo di luglio tutto si arena, non si pensa più a nulla, tantomeno all’asilo nido di Ospedaletto, comune che presto potrebbe diventare solo una dependance del comune di Casalpusterlengo.
Improvvisamente, il primo temporale di agosto porta un po’ di refrigerio, tornano i pensieri anzi, l’asilo nido diventa il tormentone estivo. Non si dorme neppure la notte per la soluzione del problema.
E’ così che il 12 agosto, dopo ben 45 giorni dal 28 giugno, data in cui si è scoperto che nessuno aveva avanzato un’offerta, “Considerato che l’estrema urgenza non è dipendente da questo Comune“, abbronzatissimi dall’urgenza, si decide di avviare una procedura negoziata senza pubblicazione di bando di gara perché risulterebbe, a dire degli amministratori, la forma più idonea e possibile ad espletare in tempi relativamente brevi le procedure di concessione dell’asilo nido.
Con la quarantena per la tintarella si prendono due piccioni, si suppone che l’abbronzatura sia un dovere degli amministratori e che la stessa giustifichi poi l’urgenza (quale urgenza dopo 45 giorni…sic!) per ricorrere a procedure eccezionali senza pubblicazioni all’albo.
E’ di abbagliante evidenza che il ricorso alla procedura senza pubblicazione del bando di cui all’art. 57 del D.Lgs. 163/2006 trova fondamento esclusivamente nella presenza di circostanze eccezionali che non consentano l’indugio degli incanti e della licitazione privata, previa esposizione delle ragioni giustificative della deroga, e a condizione che l’estrema urgenza risulti da eventi imprevedibili per la stazione appaltante e non dipenda invece da un ritardo di attivazione dei procedimenti .
Le giustificazioni pretese dalla legge per applicare l’art. 57 (urgenza) non si rinvengono nelle motivazioni degli amministratori se non nell’urgenza che è scaturita per negligenza degli stessi che non hanno provveduto speditamente e con modalità del buon padre di famiglia, dopo aver registrato il fallimento del bando già il 28 giugno scorso.
Perché si sono lasciti trascorrere 45 giorni prima di assumere provvedimenti adeguati ed ora s’invoca l’urgenza ? Come dire… eravamo sotto l’ombrellone che ci possiamo fare ?
Non bastasse questa disinvoltura estiva, con la determinazione 86 del 12 agosto, pubblicata sul sito web- bacheca del comune, non si pubblica l’allegato più importante della determina, ossia l’allegato “B”. Questo allegato deve contenere un elenco di società ovvero operatori del settore e deve essere redatto (comma 6° dell’art. 57 del D. Lgs.vo n. 163/2006) dall’amministrazione sulla base d’informazioni riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica finanziaria e tecnico organizzativa desunte dal mercato nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, per la partecipazione alla procedura negoziata di almeno tre operatori. In sostanza, non è dato conoscere a quali società ovvero operatori sia stata richiesta un’offerta, e se i criteri riguardanti le caratteristiche di qualificazione economica finanziaria e tecnico organizzativa desunte dal mercato nel rispetto dei principi di trasparenza, concorrenza, rotazione, per la partecipazione alla procedura negoziata siano stati rispettati nella formulazione di questo elenco. Chi parteciperà all’affidamento in locazione dei locali da adibire ad Asilo Nido a mezzo procedura negoziata senza pubblicazione di bando ? Considerati i precedenti dell’asilo nido di Ospedaletto la domanda sui requisiti dei partecipanti non solo è d’obbligo, ma addirittura imprescindibile.
Se si scegliesse un operatore inaffidabile oltre al servizio per i neonati potrebbe farne le spese anche il personale dipendente rispetto al quale nelle determinazioni non si allude in alcun passaggio. A cosa mirano gli amministratori per il personale ? Parleranno solo a fatto compiuto ? Per ora silenzio.
La determina pertanto deve essere revocata perché versa in ipotesi che la legge non prevede.
Un riconoscimento doveroso alla sollecitudine degli amministratori che hanno trovato anche il tempo per tentare di sistemare l’asilo nido, tra una nuotata e un bagno di sole. Peccato che alla creatura muscolosa sia impresentabile perché non vede, non sente, non parla.
PDF: pagina bacheca comune
PDF: allegato 1
PDF: allegato 2
PDF: allegato “b”… pagina bianca